aTUxTU è il nuovo format social che da voce ai membri della #valvefamily!!
4 domande a cui giocatori, ex giocatori, allenatori, dirigenti, bambini e appassionati risponderanno per raccontare a chi ci segue pezzi di storia e aneddoti della loro vita calcistica e non!
Il terzo ospite della nostra rubrica è il duo più entusiasta della Val Vermenagna. Diamo un grande benvenuto ai Fratelli Fabio ed Enrico Cerato.
Domanda: Dopo tanti anni di calcio giocato tra le giovanili del Valvermenagna, ecco il ritorno in questa gloriosa società in due nuovi ruoli.
In manutenzione (per Fabio) e come Responsabili della tifoseria (sia Fabio che Enrico).
Quali sono state e le emozioni che avete provato e che provate nel ricoprire questi ruoli? Cosa vi ha spinto ad accettare questi incarichi?Che cosa rappresenta per voi questa società?
Fratelli Cerato “Ciao ragazzi. Si ecco, come dicevi Matteo siamo tornati a pieno regime nel valve, finalmente, dopo aver ricavato un po’ di tempo libero da dedicare a questa società che ci rappresenta da molti anni.
Siamo tornati operativi nel valve in primis perché è la squadra del nostro paese e quella che ci ha cresciuti ed accomunati fin dai 4 anni.
Siccome adesso non giochiamo più nelle squadre di calcio della società e dopo aver sistemato il lavoro nel nostro bar abbiamo capito che era il momento di ridare il nostro contributo all’interno del valve.
Non ci siamo nemmeno posti la domanda del perché, in quanto ancora ora è la società ad aver dato a noi più di quello che abbiamo dato alla società avendoci cresciuti.
Per me (Fabio ndr) è stato semplicissimo accettare il ruolo in manutenzione in quanto lo avevo già fatto da giovanissimo con Gianni e soprattutto perché mi piace il lavoro manuale e la cura del campo e tutto quel che ne concerne.
Poi lavorare con Dome, Alain e Renato è fantastico, sempre scherzosi e presi bene, quindi è un hobby che non solo mi piace ma che mi diverte pure.
Inoltre le soddisfazioni sono molte nel vedere tutti contenti del nostro lavoro e risolvere “sfide” ogni giorno.
Per quanto riguarda invece il ruolo di responsabili della tifoseria invece abbiamo preso in mano il tutto insieme a Daniele Stefano e Andrea perché vogliamo dare al valve la tifoseria che si merita.”
Domanda: abbiamo una tifoseria che in un anno e mezzo ha contribuito alla salita in prima categoria della squadra e ora sta trascinando la squadra grazie al calore, all’energia, all’entusiasmo e alla passione..raccontateci un po’ come è nato questo gruppo di tifosi, come sta crescendo questo movimento e come vi immaginate tra 2/3 anni.
Fratelli Cerato: “Ottima domanda Matte. L’idea del tifo organizzato nasce dal fatto che eravamo un po’ stufi di guardare la partita da semplici amici dei giocatori o da semplici spettatori, capendo sin da subito che il nostro supporto avrebbe potuto fare comodo e aiutare la squadra come d’altronde facciamo anche in serie A con le nostre squadre del cuore.
Però qui è diverso, perché subentra l’appartenenza alla vallata, il nostro sangue.
Il movimento ultras valve rinasce agli albori della scorsa stagione riprendendo un po’ quello che era stato creato da nostro papà e Gabos nel triennio 2011-2012-2013
Abbiamo deciso di spostarci dalle tribune e posizionarci dietro la porta lato Sibelco.
Le prime partite tra il freddo ed il poco coinvolgimento eravamo un po’ disorganizzati ma molto caldi e sin da subito con il solo obiettivo di aiutare la squadra e di divertirci tutti assieme.
Pian piano abbiamo creato ed acquistato il materiale (tamburi, megafoni, striscioni, vessilli e perché no anche un po’ di fumogeni e petardi).
Con il passare delle domeniche siamo sempre cresciuti sia a livello di numero che di prestazione.
Nel giro di poco sono iniziate le prime trasferte ed i primi cortei in giro per la granda.
Le nostre trasferte in 90 a Mondovì o Roccabruna, le coreografie a Robilante da 10 bombolette e 40 metri quadrati di telo.
Ora siamo un gruppo solido e riconosciuto in tutta la provincia proprio per il nostro calore ed il nostro spirito Ultras anni 80-90.
Per fare parte della curva non serve altro che: voce, entusiasmo e amore per i nostri colori.
Le trasferte sono diventate degli esodi e oramai siamo vicini alla squadra ovunque giochi a qualsiasi ora.
Abbiamo dei cori creati ad hoc per noi e ci basiamo sul supporto di tutti.
Cerchiamo anche di autofinanziarci tramite la scrittura di fanzine con il racconto dell’attività della curva e della squadra, queste le diamo ogni due partite in casa in cambio di qualche euro per sostenere il movimento.
Nei prossimi mesi o anni ci vediamo uniti compatti e sempre più numerosi in quanto è proprio bello essere VVH, vivendo la partita al fianco dei ragazzi tra una birra e un abbraccio generale.
Speriamo comunque che sempre più ragazzi e persone si aggreghino a noi perché “piú siamo e più è bello”.
Domanda: vostro Papà ha contribuito alla crescita di questa società scrivendo pagine di storia memorabili. Vi piacerebbe fare oggi quello che lui ha fatto in passato?
Pensate che in questa società ci possano essere le condizioni ideali per poter incidere e creare un qualcosa di bello e duraturo per le generazioni future?
Fratelli Cerato: “Cico, nostro papà, in realtà è un po’ la risposta a tutte le domande perché lui per la società è stato prima giocatore poi allenatore, dirigente e capo ultras.
Stiamo cercando di fare del nostro meglio per ricordarlo e per seguire le sue orme.
In questa società c’è bisogno di tutti e crediamo serva un’ora del tempo di ognuno perché è la storia della nostra vallata e va tenuta alta e gloriosa come negli ultimi 51 anni.
Domanda: consigliereste a ragazzi giovani e meno giovani di 20/30/40 anni di entrare in società per dare una mano?
Fratelli Cerato: “Assolutamente sì perchè è una società pulita, datata ma molto “fresca”, costruita dal volontariato e tenuta in mano dalle persone che ne fanno parte con entusiasmo e voglia di fare.”
Ci vediamo mercoledì prossimo con un nuovo appuntamento di “A TU PER TU CON”. Non mancate 💚🤍
