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aTUxTU w/ Germano Barale

aTUxTU è il nuovo format social che da voce ai membri della #valvefamily!!
4 domande a cui giocatori, ex giocatori, allenatori, dirigenti, bambini e appassionati risponderanno per raccontare a chi ci segue pezzi di storia e aneddoti della loro vita calcistica e non!

ll secondo super ospite della nostra rubrica è Germano Barale, per tutti “Genio”, allenatore della prima squadra insieme a Max Contarino.

Domanda: da quattro anni sei nello staff tecnico della prima squadra con mister Contarino, ormai siete diventati una cosa sola. 
Raccontaci un po’ del rapporto con lui. 
Nello spogliatoio circola voce che tu sia quello “cattivo”, è così? 

Genio “Si è vero da 4 anni sono nella valve family e mi son trovato benissimo sin da subito, e questo è stato possibile grazie a Max che mi ha coinvolto in tutto e per tutto e responsabilizzato molto. Questo ha fatto sì che il gruppo mi percepisse come il Mister, al pari di Max. 
Lui è davvero una bravissima persona sulla quale si può contare e insieme condividiamo tutto: dall’impostazione degli allenamenti alle scelte sulla formazione. Siamo davvero un bel duo!
Sì è vero, io sono quello un po’ più “cattivo”(sorride): un po’ perché caratterialmente sono più duro e un po’ perché arrivo da esperienze in altre realtà che mi hanno insegnato che l’uso appropriato del bastone serve. Eccome se serve!”

Domanda: in questi anni la squadra è cambiata in parecchi elementi, ma è anche cresciuta tanto fino ad arrivare al salto di categoria. 
Quanto pensi abbia inciso la continuità della gestione tecnica e quanto pensi, insieme a Max, di aver inciso nel raggiungimento del risultato? Se sì, in cosa?

Genio “La continuità della gestione tecnica è servita ed è stata importante. La squadra in quattro anni è cambiata in parecchi elementi, con l’inserimento di qualche giovane del settore giovanile e alcuni innesti arrivati da fuori. 
Rispetto al nostro progetto iniziale, forse abbiamo tardato un po’, ma di mezzo c’è stato il covid che di fatto ha rallentato la nostra crescita. 
La stagione precedente a quella della promozione la squadra era ottima, ma non era pronta al salto: i giovani dovevano ancora crescere mentre a quelli più vecchi mancava la consapevolezza di poter riuscire a conquistare ciò che di fatto hanno dimostrato di meritarsi l’anno successivo. 
Alla promozione Max ed io ci abbiamo creduto sin da subito, così lo scorso anno abbiamo cercato di lavorare sulla testa della squadra, iniettando una mentalità vincente e una propensione al lavoro che i ragazzi si stanno portando dietro anche in questa stagione.”

Domanda: oltre al campionato di terza vinto con la Fontanellese, lo scorso anno hai raggiunto la promozione in prima categoria. 
Ci sono delle qualità comuni che hai trovato in quel Fontanelle e in quel Valve? In cosa le due rose potevano essere paragonate? 

Genio “Nel 2014/2015 ho allenato la Fontanellese, una società creata da Politano e Goletto, ex giocatori che ai tempi giocavano in Promozione a Boves. Mi hanno chiamato perché avevano bisogno di un mister, così accettai e mi buttai in quell’avventura con tanto entusiasmo. 
Al primo anno abbiamo vinto la terza categoria e l’anno successivo ci siamo salvati in seconda. 
A prescindere dal tipo di campionato, vincere non è mai semplice e scontato. 
Le due affinità che ho ritrovato nelle due squadre sono principalmente due: 
• un mix affiatato di vecchi e giovani uniti sempre, sia quando le cose vanno bene e sia quando vanno meno.
• l’essere disposti a sacrificarsi ogni allenamento e ogni partita. Al Fontanelle prima e al Valve ora, vedo ragazzi che s’impegnano tanto e che affrontano con il sorriso allenamenti davvero tosti perché consapevoli che è l’unico modo per poter performare la domenica.”

Domanda: il tuo è un ruolo che non si limita solo al campo perché ti sei messo a disposizione per dare una mano dove c’è bisogno come nella gestione del bar nuovo, nella gestione dell’abbigliamento tecnico e nel calciomercato estivo. 
Cosa ti ha spinto a fare quel qualcosa in più rispetto a quello per cui sei stato chiamato?

Genio “La risposta a questa domanda è molto semplice. Una volta che entri in questa società, ti fai prendere così tanto che ti concedi di avere anche altri compiti oltre a quello per cui sei chiamato. 
Il valve è così travolgente che tante persone fanno più cose, giocatori compresi. Questa è una cosa che rende unica questa società in Provincia e che unisce tutte le persone che sono in questa famiglia. 
A questo modello dovrebbero ispirarsi anche le altre società. 
È vero, oltre a fare il mister, mi occupo anche della gestione del nuovo Bar da Genio (mi hanno pure dedicato il nome del bar!), dell’abbigliamento e del Calciomercato perché mi piace farlo, perché qui ho instaurato dei bei rapporti con tutti (dai giocatori ai dirigenti passando per il presidente) e perché è bello fare cose in più (Gratuitamente e dedicando del tempo extra) sapendo di alleggerire il lavoro a qualcun’altro e di contribuire al bene di tutti!”

Grazie Genio per la disponibilità!!
Ci vediamo mercoledì prossimo con un altra bellissima intervista!
💚🤍

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