Carissimi Giocatori, Allenatori, Genitori, Dirigenti, Tifosi, e così siamo giunti a Natale, in questo periodo di solito si tirano le somme della prima parte di stagione, una stagione che ci ha visti partire con tanto entusiasmo e tanti cambiamenti in Società, ma di tutto questo ne parleremo un’altra volta, oggi, adesso proverò a parlare di voi, dei ragazzi-e e del gioco del pallone.
Molti dicono, “Chissà cosa ci sarà di speciale a rincorrere un pallone”, già, questo pallone, a volte si presenta pesante, colorato, a volte è talmente leggero che vola in alto in cielo, se il pallone avesse voce racconterebbe delle corse dei ragazzi, delle partite, degli allenamenti, dei rumori che provengono dagli spogliatoi, forse anche dei pianti, magari racconterebbe anche dei calci che riceve, a volte delicati, a volte un po’ ruvidi, racconterebbe delle mani protese a portarlo in salvo… già, questo pallone.
Il pallone potrebbe anche raccontare i sacrifici che si fanno per rincorrere questo pallone, lo studio, i compiti, le faccende casalinghe, il tenere tutto sotto controllo per non mancare all’allenamento, e poi voi genitori, eravate distaccati all’inizio, ma poi vi ritrovate più presi di prima, più coinvolti, non vedete l’ora che arrivi la partita, e i papà e magari anche i nonni vedono nei figli e nei nipoti la loro gioventù… già, questo pallone, magari racconterebbe anche le corse di voi genitori per incastrare tutti gli impegni familiari, racconterebbe dei dirigenti, e dei tifosi che amano alla follia questo mondo Valve, questo Valve Family.
Molti pensano che sia solo un gioco, certo che è così, ma dietro al gioco cosa c’è?, c’è un mondo di sentimenti, di emozioni, si imparano le prime regole, si condivide, nascono amicizie che proseguiranno fino all’età adulta, dureranno per sempre, poi i ragazzi cresceranno e saluteranno i loro vecchi allenatori con il classico “ciao mister” incrociandoli magari in piazza o chissà dove, già il pallone, e poi ci sono le vittorie e le sconfitte… mannaggia, a volte i risultati influiscono sul nostro morale, sui giorni e per giorni ancora… poi quando arriva la vittoria, questa gioia ci fa vedere il sole anche quando piove, è tutto più facile, semplice, i ragazzi studiano più volentieri, i genitori sono più disponibili, per non parlare dei Mister che non vedono l’ora di scendere in campo per proporre cose nuove. E poi ci sono le sconfitte…
“mai avuto paura di perdere” mi dicevo una volta, e il mio inconscio rispondeva “se saprai accettare la sconfitta, il giorno che vincerai lo apprezzerai ancora di più”... e poi, è nella sconfitta che si vede il gruppo, che si tirano le file, che si fa quadrato, quando vinci è tutto più semplice, mannaggia sto pallone.
Ma vincere cosa vuol dire?, quante sfumature possiamo “vivere”?, vincere è vedere un bambino che non salta un allenamento, vedere i suoi miglioramenti, vincere è vedere un ragazzo felice anche se gioca poco, vincere e rispettare l’avversario, vincere e aiutare un compagno in difficoltà, vincere è iniziare la stagione con 10 (numero che mi ricorda il fantasista) ragazzi e terminarla senza perderne uno, vincere e trovare la disponibilità di voi genitori… vincere e sentirsi parte di un progetto, di “camminare mai soli” , e già, questo pallone… perdere & vincere, noi proviamo ad andare oltre, andiamo nel profondo dell’anima, sentiamoci “cacciatori di emozioni”.
Questa prima fase di stagione si può dire molto positiva e promettente, ma consci che possiamo migliorare ancora su tanti punti di vista, e ci impegneremo per far si che questo accada… un vecchio allenatore inglese diceva che “intere generazioni hanno imparato cos’è la vita tirando un calcio a un pallone” , mannaggia, sarà esagerato?, e chi lo sa?, forse quando i vostri ragazzi-e saranno uomini o donne si avranno le risposte, intanto noi culliamoci questo momento, godiamoci il Natale e le Feste, portiamo un pensiero a chi ha dato tanto a questa Società e non c’è più… mannaggia sto pallone, io lo adoro ancora adesso che ho parecchi anni, sapete cosa vi dico?, forse il segreto è quello di amare il gioco del pallone per restare giovani dentro, per sentirsi ancora bambini, per non crescere del tutto, per restare dei piccoli Peter Pan.
Direttore Generale Gian Vola
