asdvalvermenagna@gmail.com

aTUxTU w/ Nicolò Bertaina

aTUxTU è il nuovo format social che da voce ai membri della #valvefamily!!
4 domande a cui giocatori, ex giocatori, allenatori, dirigenti, bambini e appassionati risponderanno per raccontare a chi ci segue pezzi di storia e aneddoti della loro vita calcistica e non!

Ospite di una nuova puntata di “A tu per tu con” è Nicoló (BOM)Bertaina, conosciuto come lo “squalo”.

Domanda: Sei indubbiamente l’unico giocatore della storia del Valve ad avere tantissimi soprannomi. Perché tutta questa fantasia? 
Quali sono quelli che ti piacciono di più? 
Se ti va, ci spiegheresti il perché ti chiamano così? 

Nicolò: Si ho veramente tantissimi soprannomi. Sinceramente non lo so, anche perché praticamente tutti mi son stati dati dai miei compagni di squadra nel susseguirsi delle stagioni. Probabilmente molti soprannomi sono frutto anche del mio modo di vivere lo spogliatoio sempre con allegria e un pochino di “stupidità” che mi han sempre contraddistinto. Non saprei dirti quali mi piacciono di più anche perché ognuno mi ricorda tutti i bei momenti che ho passato, che sto ancora vivendo e che spero di poter continuare a vivere. 
Quelli che forse sono rimasti più negli anni sono (BOM)Bertaina e “LO SQUALO”. 
Il primo mi è stato attribuito sul giornale Cuneo7 dopo la vittoria del campionato di seconda nel 2011/2012 perché avevo fatto 7 goal in praticamente 7 partite giocate. 
Il secondo invece mi è stato dato dai miei compagni per la mia seconda passione sportiva (il ciclismo!) e per il fatto che in quegli anni ero molto tifoso di Vincenzo Nibali chiamato “Lo squalo dello stretto”. 

Domanda: tornando seri, la scorsa stagione sei rientrato da un lungo infortunio (rottura legamento crociato del ginocchio); dopo una prima parta di rodaggio, abbiamo rivisto il vero Bombertaina nella fase finale della stagione. 
Mi piacerebbe che ripercorressi e che condividessi con chi ci legge, quelle che sono state le tappe del tuo percorso (dalla conferma dell’infortunio al rientro in campo, passando per l’iter riabilitativo). 
Come le hai gestite operativamente (cosa facevi al lato pratico) ed emotivamente? 
Ti è mancato il calcio? 

Nicolò: Ebbene sì, mi sono rotto quasi totalmente il legamento crociato del ginocchio destro a luglio 2021 in un torneo amatoriale tra amici. 
In quel preciso istante mi son sentito completamente perso, smarrito. 
Devo ammettere che il primo pensiero è stato “non giocherò mai più a calcio, è giunta l’ora di smettere”, ed è rimasto per un bel periodo un punto inamovibile nella mia testa. Dopo aver avuto conferma dalla risonanza magnetica, mi sono operato (ottobre 2021). 
Devo ammettere che non è stato per nulla un periodo semplice, sia dal punto di vista fisico (non potevo fare nulla se non riabilitazione) sia dal punto di vista mentale ed emotivo (non vedevo la luce e cosa più brutta per la prima volta nella mia vita mi sentivo come un estraneo nello spogliatoio che fino a poco tempo prima era la mia seconda casa). 
Con il passare del tempo con sacrificio e dedizione nello svolgere la fase riabilitativa le cose hanno iniziato a migliorare. Sono consapevole che il percorso è stato di alti e bassi: si alternavano momenti in cui il recupero dava l’impressione che accelerasse la ripresa e momenti in cui il recupero rallentava o addirittura regrediva leggermente. 
Mi sono trovato quindi ad avere sia picchi di entusiasmo e voglia di fare sempre di più e sia picchi di delusione e voglia di lasciar perdere tutto. Posso ritenermi fortunato perché ho sempre avuto un sacco di persone attorno che hanno sempre cercato di trasmettermi entusiasmo e voglia di continuare a lavorare che sono 2 cose fondamentali in questi tipi di infortunio. Dall’altra ho anche la fortuna che quando mi metto qualcosa in testa non mollo mai. Ho lavorato un sacco a livello fisico (prima con il fisioterapista e poi da solo a casa con l’aiuto di persone preparate in materia di riabilitazione e riatletizzazione). 
Lo scorso anno ho iniziato la preparazione facendo molta fatica, la forma era quella che era, il ginocchio lo sentivo diverso e per i primi mesi non ero in fiducia con me stesso. Ho preferito gestire il rientro in maniera estremamente graduale e devo anche ringraziare tutti perché nessuno mi ha messo pressioni nel farlo. Ho avuto la fortuna di non avere alcun tipo di intoppo e le cose gradualmente sono sempre migliorate. 
E’ stata molto lunga però ne è valsa la pena! Sono tornato a fare ciò che mi fa stare meglio: divertirmi con il pallone.
Il calcio mi è mancato un sacco ed è stato proprio il motivo per cui ho fatto di tutto per tornare a giocare.

Domanda: possiamo dire che sei riuscito a chiudere il cerchio con il gol nella seconda partita del quadrangolare playoff contro il Cervere a Bra.
Un gol tanto bello quanto fondamentale. 
Ce lo puoi raccontare?

Nicolò: Indubbiamente il goal nella partita dei Playoff contro il Cervere a Bra è stato forse il punto dove posso dire di aver chiuso il cerchio o meglio posso dire che è stato il momento in cui mi sono nuovamente sentito parte integrante del gruppo. Intendo dire che è stato il momento in cui ho capito che forse non sono ancora tutto da buttare e che qualcosa posso ancora dare a questa maglia e a questi colori. Il goal in sé è forse stato uno dei più belli che io abbia mai fatto sotto vari aspetti. 
Quella partita entrai sul 1 a 0 per noi, era il secondo tempo. Dopo 10’ secondi dal mio ingresso in campo, il portiere ospite smanaccia il pallone fuori dall’area. 
Avrei potuto stoppare quella palla che stava arrivando verso di me, l’stinto invece mi ha portato a calciarla al volo di sinistro (non il mio piede forte!) al primo pallone toccato. 
Fortunatamente è andata bene, e come dicevi te è uscito un gol tanto bello quanto importante! 

Domanda: dopo tanti anni al Valve dove hai giocato la prima categoria (2012/2017), poi la seconda, poi ti sei infortunato, poi sei tornato da protagonista per la promozione in prima e ora stai giocando bene e con regolarità nel campionato in corso, quanto sei orgoglioso del percorso fatto con questa maglia? 
Qual è il tuo obiettivo personale stagionale? 

Nicolò: Sono molto orgoglioso del mio percorso con questa maglia ma soprattutto sono orgoglioso di far parte di questo gruppo e di questa famiglia che ha fatto, sta facendo e farà grandi cose sia a livello sportivo sia a livello sociale. Il mio obbiettivo stagionale è stare bene e contribuire quanto più possibile ad una salvezza si spera tranquilla in prima categoria. Spero di farmi trovare pronto tutte le volte che verrò chiamato in causa.

Ci vediamo mercoledì prossimo con un nuovo appuntamento di “A TU PER TU CON”. Non mancate 💚🤍

Share the Post:

Altre News

2^Giornata | Prima Categoria

2^ Giornata PRIMA CATEGORIA Girone F 2024/2025VALVERMENAGNA – Valle Po 2-1(PEPINO Leonardo, SIDOLI Nicolò) Valvermenagna – Valle Po 2-1: Prima

1^Giornata | Prima Categoria

1^ Giornata PRIMA CATEGORIA Girone F 2024/2025Bisalta – VALVERMENAGNA 2-0 Il Valvermenagna Inizia il Campionato con una Sconfitta: 2-0 Contro